Le parole e l’Arte

Mi presento

Sono malato di scrittura, a volte pesante, a volte necessaria per raccontare o mandare un semplice messaggio. Oggi il messaggio è un semplice racconto che racchiude lo scenario futuro del Progetto semplice ma futurista de “La Scatola Bianca”.

Sono Ben, l’avatar di Andrea Pernarcic

Il Viaggio di La Scatola Bianca

1: “Un Futuro Intriso di Ricordi”

Nel cuore pulsante del 2225, un mondo steampunk futuristico, si estende davanti agli occhi di Lexa, un’adolescente curiosa e appassionata di storia. Questo futuro è un intreccio di architetture imponenti e tecnologie avanzate, dove la realtà digitale e quella fisica si mescolano creando una nuova forma di esistenza. È in questo contesto che Lexa scopre “La Scatola Bianca”, un angolo unico del web, nascosto ma prezioso, dove gli artisti del passato hanno lasciato il segno delle loro vere storie, senza filtri mediatici o distorsioni.

Mentre esplora questo spazio digitale, Lexa si imbatte in una serie di video-podcast risalenti a due secoli prima, era il 2024. Le registrazioni, sorprendentemente chiare e coinvolgenti nonostante il tempo trascorso, rivelano dettagli intrecciati nelle trame della vita degli artisti, mostrando i loro successi, i fallimenti e le loro lotte più intime. È un tuffo in un’epoca sconosciuta, un viaggio che la affascina e la attrae sempre più.

Tra queste storie, una in particolare cattura la sua attenzione: la biografia di un personaggio famoso del passato, un vero pioniere nel suo campo, che aveva scelto “La Scatola Bianca” per conservare le proprie memorie. Lexa, con gli occhi fissi sullo schermo, inizia ad ascoltare la voce dell’artista, trasportandola indietro nel tempo, nel cuore della vita reale vissuta da questo eroe del passato.

2: “L’innovazione”

In un flashback nel passato, la narrazione si sposta alla genesi di “La Scatola Bianca”. Siamo nell’anno 2024 un periodo di grande effervescenza culturale e tecnologica, l’avvento delle intelligenze artificiali e l’entrata nel meta-verso. In questo contesto, un gruppo di visionari artisti e tecnologi concepiscono un’idea rivoluzionaria: creare una piattaforma dove ogni artista possa registrare la propria verità, senza censure o manipolazioni esterne. Nasce così “La Scatola Bianca”, un progetto ambizioso che mira a preservare la purezza dell’espressione artistica per le generazioni future, una capsula del tempo digitale.

Questa piattaforma si sviluppa rapidamente per la sua capacità di offrire un’esperienza autentica. Gli artisti possono caricare video, podcast, e registrazioni audio che raccontano la loro vita, le loro opere, le loro ispirazioni e sfide, in maniera diretta e sincera. La tecnologia blockchain impiegata, garantisce che queste testimonianze rimangano intatte e accessibili nel corso del tempo, come capsule del tempo digitali.

La Scatola Bianca diventa un fenomeno culturale, apprezzata non solo dagli artisti ma anche dal pubblico che la sfoglia, la ascolta. Le persone cominciano a percepire questo spazio come un ponte tra il passato e il futuro, un luogo dove la storia non viene scritta dai vincitori, ma dagli stessi protagonisti, con le loro voci e verità inalterate.

All’epoca a scuola si studiavano le guerre passate, le rivoluzioni industriali, e si immaginava cosa sarebbe successo se grandi condottieri come Napoleone, avessero potuto rilasciare una video-intervista per le generazioni future, a testimonianza della sua filosofia, delle sue gesta. Ma spingendosi ancora più indietro, ai romani, agli egiziani, a Giulio Cesare, a Gesù. Insomma, qualcosa di così autentico da non concedere a nessuno di riscrivere la storia stravolgendo la realtà.

Le vetrate avevano un sistema di proiezione e cambiavano aspetto, adesso in base all’umore di Lexa proiettavano il tramonto per facilitarle la lettura e l’ascolto accompagnandola in quel nuovo universo.

3: “Eco di un Eroe”

La voce usciva dal suo tablet, le immagini erano vecchie, sia per i vestiti sia per l’architettura delle città ormai scomparse, c’era ancora qualche rovina romana, le piramidi in Egitto erano ormai quasi crollate del tutto, ma quella voce, quel sound la coinvolgeva. Il volto veniva ripreso da più angolazioni e il racconto partiva dalla sua infanzia, dalle lotte che aveva fatto per non concedere ai più di contaminare la sua musica: la sua vita. Le note, la metrica, le parole; erano autentiche, il suono era nitido negli auricolari che usava Lexa. Scopriva piano piano una storia vera successa due secoli prima. Emergeva il racconto di una vita straordinaria, caratterizzata da grandi successi ma anche da enormi difficoltà.

L’artista, un’icona nel suo campo, aveva affrontato innumerevoli sfide: critiche feroci, incomprensioni, e ostacoli professionali. Ma, nonostante tutto, era riuscito a lasciare un segno indelebile, trasformando ogni ostacolo in un trampolino di lancio per nuove e audaci creazioni. Le sue opere erano state fonte di ispirazione per molti, cambiando il panorama artistico del suo tempo.

Quello che colpisce Lexa è la sincerità e la forza delle parole dell’artista. In ogni registrazione, l’uomo parla apertamente delle sue lotte, delle sue paure e delle sue speranze. È una narrazione cruda e reale, che mostra l’umanità dell’artista in tutte le sue sfaccettature, senza sapere cosa sarebbe successo, come il mondo sarebbe cambiato più e più volte per arrivare fino al 2225.

Lexa, attraverso queste storie, inizia a comprendere che nonostante i secoli di distanza, le sfide umane risultavano simili. Si rende conto che le lezioni apprese da questo eroe del passato potevano ancora risuonare nel suo presente, offrendo ispirazione e conforto.

“Beep…beep”, un suono la strappò da quella meditazione, alzò la testa e i suoi occhi incontrarono quelli del postino che galleggiando fuori dalla finestra doveva consegnarle un pacco. Il veicolo appoggiò le ventose al vetro e Lexa aprì lo sportello nel vetro, appoggiò il pollice sul pacco e il sorriso del postino le confermò che era stata riconosciuta dal sistema centrale e poteva ritirare la consegna. Il velivolo cittadino continuò verso un altro palazzo, mentre lei apriva il suo pacco.

Questo capitolo crea un legame emotivo tra Lexa e l’artista del passato, dimostrando come le esperienze umane, pur separate da secoli, possano ancora toccarci profondamente.

Capitolo 4: “Voci dal Passato”

Mentre Lexa continua la sua esplorazione di “La Scatola Bianca”, si imbatte in una varietà di storie, ciascuna unica e affascinante a suo modo. Queste registrazioni, come finestre sul passato, offrono uno sguardo intimo nelle vite di artisti di diverse epoche e generi.

Un musicista jazz degli anni ’50 parla delle sue notti insonni a New Orleans, dei suoi sogni di cambiare il mondo con la sua musica. Una pittrice degli anni ’80 descrive il suo viaggio di auto-scoperta attraverso i colori e le forme, sfidando i canoni dell’arte tradizionale spingendosi ad oriente nell’arte giapponese dello stile Shui-E. Un regista dell’inizio del XXI secolo condivide il suo processo creativo, mostrando come ogni sua opera fosse un frammento del suo stesso essere.

Lexa è affascinata dalla ricchezza e dalla diversità di queste esperienze. Ogni storia è un tassello che si aggiunge ad un mosaico più ampio, mostrando la bellezza e la complessità della creatività umana attraverso i secoli. Comincia a percepire “La Scatola Bianca” non solo come una raccolta di memorie, ma come un vero e proprio archivio della storia umana, viva e vibrante.

Lexa sta viaggiando nel tempo, esplorando un universo già passato ma reale, grazie al visore virtuale e all’intelligenza artificiale lo vive come se fosse lì in quel preciso momento.

5: “Dialoghi tra Epoca e Innovazione”

Lexa entra ne “La Scatola Bianca” e il presente e il futuro si fondono. Questo confronto illumina sia le differenze che le somiglianze tra le due epoche, offrendo a Lexa una prospettiva più ampia sul flusso della storia umana.

Lexa osserva come nel suo tempo, grazie alle avanzate tecnologie, l’espressione artistica sia diventata più accessibile e variegata, dove gli artisti sono virtuali olografici, se ha bisogno di uno chef lo chiede a voce alta e l’intelligenza artificiale che gestisce la sua casa lo fa apparire. Questo fantasma illuminato le parla, le insegna a fare una ricetta, le dà preziosi consigli su come utilizzare gli utensili della cucina. La realtà virtuale, l’arte digitale, e le nuove forme di multimedia hanno ampliato i confini della creatività. Tuttavia, riflettendo sulle storie ascoltate, si rende conto che il nucleo dell’espressione artistica, guidato dalla passione, dalle lotte e dalle aspirazioni umane, rimane immutato nel tempo.

Lexa vive in mezzo a queste due realtà cercando la propria dimensione adolescenziale, come una sfida per scoprire sé stessa. Si sa, la musica e l’arte sono maestre di cultura, veicolo della comunicazione umana, ma anche esempio di armonia, di equilibrio. Scoprendo questo mondo Lexa ha capito quanto sia finto il suo, e non riesce più ad accettare la sua condizione umana evoluta, vorrebbe poter tornare indietro nel tempo.

Lexa arriva a una consapevolezza più profonda: nonostante il cambiamento costante delle modalità espressive, l’essenza dell’arte e della creatività umana rimane una costante, un filo connettivo attraverso le generazioni. Decide di acquistare l’inchiostro, la carta, i pennelli; ed iniziare a dipingere i suoi pensieri, i suoi desideri, facendo emergere i bisogni di autenticità.

6: “Lezioni dal Tempo”

Mentre Lexa procede nella sua esplorazione di “La Scatola Bianca”, inizia a riflettere profondamente sulle storie che ha scoperto. Ogni artista, con la propria voce unica, sembra trasmettergli messaggi che vanno oltre la loro era, parlando direttamente al cuore di Lexa nel 2225.

Attraverso le lotte e i trionfi degli artisti del passato, Lexa apprende lezioni preziose sulla resilienza, sull’importanza della passione e sulla forza della determinazione. Inizia a capire che, nonostante i cambiamenti nel mondo e nelle tecnologie, la natura umana, con le sue sfide e aspirazioni, rimane in gran parte invariata.

Quasi un parallelismo con il bambù, una pianta che si piega e non si spezza, cresce tantissimo come il tempo e sembra sempre giovane, verde, rigogliosa anche quando attraversa il tempo. Una sorta di messaggio scritto con la linfa nella fogliazione, dove ogni evento viene rappresentato da una foglia, singola ma uguale alle altre anche se contiene storie e persone diverse.

Queste storie la ispirano a guardare oltre le apparenze superficiali del suo tempo, spingendola a ricercare un senso più profondo nelle sue esperienze di vita. Inizia a valutare l’importanza dell’autenticità e dell’integrità personale, qualità che hanno caratterizzato gli artisti delle epoche passate e che continuano a essere fondamentali anche nel suo mondo high-tech.

Lexa si sente particolarmente toccata dalla storia dell’eroe del passato, che nonostante le difficoltà, ha continuato a seguire il proprio percorso artistico con coraggio e verità. Questa rivelazione diventa per Lexa una fonte di ispirazione, una bussola per la sua vita personale e artistica.

Questo capitolo si focalizza sull’impatto emotivo e le riflessioni interiori di Lexa, mostrando come le storie del passato possano influenzare e formare le persone nel presente, dandole la possibilità di cambiare il futuro, lanciando messaggi nuovi, veri, diversi, quasi rivoluzionari.

7: “Memoria Eterna nel Mondo Digitale”

Contemplando le storie che ha scoperto in “La Scatola Bianca”, Lexa arriva a una profonda comprensione dell’importanza di preservare non solo l’arte ma anche le esperienze e le verità degli artisti.

«Cosa posso fare per registrare il mio presente, la mia vita, i miei desideri, per potermi osservare fra vent’anni, o per trasmettere i miei messaggi nel 2300, si chiede»

Lexa riconosce che “La Scatola Bianca” non è solo una raccolta di memorie, ma un tesoro di autenticità che ha attraversato i secoli. È diventata un mezzo attraverso il quale l’integrità artistica e personale può essere mantenuta indenne dall’influenza del tempo e dalle distorsioni della storia. Per Lexa, queste registrazioni sono più di semplici file digitali; sono capsule temporali che offrono una finestra inalterata sulle vite degli artisti, permettendo alle generazioni future di connettersi con loro in modo diretto e significativo. Può unire i nipoti o pronipoti con i loro cari del passato, scoprendo la loro discendenza, ascoltando le voci di chi oggi non c’è più.

Questa comprensione porta Lexa a riflettere sull’importanza di documentare la propria vita e i propri pensieri in maniera autentica. Inizia a vedere il valore nel lasciare un’eredità digitale che possa essere di ispirazione e guida per chi verrà dopo di lei, proprio come gli artisti del passato hanno fatto con lei.

«Lascerò la mia eredità digitale, non sono ancora un’artista, devo imparare, ma posso parlare a me stessa fra vent’anni».

8: “Eredità di Un Futuro Autentico”

Lexa riflette sulla portata e sull’impatto di “La Scatola Bianca” nel mondo del 2225 e oltre. Le scoperte fatte e le emozioni provate durante la sua esplorazione della piattaforma hanno lasciato un segno indelebile nella sua vita. Ora comprende pienamente il valore di una tale eredità digitale: una risorsa inestimabile che connette persone di diverse epoche attraverso la condivisione di esperienze autentiche.

Inspirata dalle storie degli artisti del passato e dalla loro capacità di influenzare il presente, Lexa decide di contribuire alla sua maniera a “La Scatola Bianca”. Inizia a registrare e condividere le proprie riflessioni, i propri sogni e le sue aspirazioni, inserendo la sua voce in questo continuum temporale. Spera che un giorno, nel futuro, qualcuno possa trovare conforto, ispirazione o comprensione nelle sue parole, proprio come lei l’ha trovato nelle storie passate.

Lo sguardo perso verso l’infinito fuori da quella scatola, quell’appartamento tecnologico la spingono ad osservare con occhi nuovi il mondo che verrà, in una cornice nuova, diversa, più vera. Forse dura, difficile, ma autentica.

La speranza e la determinazione le regalano l’idea di creare qualcosa che consenta di dare voce a tutti i ragazzi e ragazze della sua generazione.

“La Scatola Bianca” continua a essere un faro di autenticità e ispirazione, testimoniando che, nonostante il passare dei secoli e i cambiamenti tecnologici, il bisogno umano di connessione, espressione e comprensione rimane eterno.

«Forse non siamo solo corpo, anima e azione, siamo qualcosa di più che un videogioco, forse siamo noi stessi la memoria degli anni che abbiamo vissuto e che vivremo, ma questo ci impone di proiettare nel futuro i nostri messaggi, come se il nostro messaggio potesse partire a bordo di un razzo oggi e viaggiando nello spazio la sua rotta ellittica lo riportasse sulla terra fra mille anni».

«Chissà chi lo riceverà, cosa penserà, come potrà influenzare la sua vita tanto quanto è riuscito ad influenzare la mia».

Vola, vola, il palloncino pieno di elio sale nel cielo e si sposta in alto e verso il sole all’orizzonte, cercando la sua meta, il momento in cui arriverà a destinazione elle mani di un ragazzo che lo raccoglierà, lo leggerà, ed entrerà anche lui nella storia grazie a “La Scatola Bianca”.

“Ognuno di noi cerca nel suo piccolo un pezzetto di immortalità, che fisicamente non potrà trovare, “per adesso”, ma che lo spinge a credere, a cercare, a creare un futuro migliore, o semplicemente diverso da quello che egli stesso percepisce. “La Scatola Bianca” vuole creare piccoli frammenti preziosi di un tutto che un domani vicino o lontano possa trasmettere conoscenza, esperienza, emozione; a chi nel futuro avrà bisogno o voglia di sfogliare queste semplici pagine.”

Ben – Avatar di ANDREA PERNARCIC